La paglia come materiale per l’edilizia ha una storia più che centenaria. Le prime case realizzate con questo materiale nascono con le prime macchine imballatrici, nella seconda metà dell’ottocento, in Nebraska; dove i coloni coltivarono grano in una zona priva di foreste da cui poter ricavare legno per la costruzione delle più famose case dei pionieri d’America. Essi costruivano direttamente con le balle come se fossero dei veri e propri grossi mattoni da costruzione e la balla, grazie alla sua elevata capacità di isolamento termico combinata ad un grande potenziale di portata, fece sì che ciò che era stato concepito per la realizzazione di sistemazioni provvisorie divenne un sempre più collaudato processo costruttivo per case perenni, tanto che alcune delle quali sono ancora oggi abitate. Questo metodo costruttivo venne utilizzato fino ai primi anni del 1940 quando l’avvento del cemento lo fece lentamente svanire; alcuni pionieri però tramandarono la conoscenza della tecnica fino ad allora sviluppata permettendo così una futura riscoperta. La più vecchia casa in balle di paglia conosciuta d’Europa, costruita in Francia nel 1921, è la Maison Feuillette, realizzata con una struttura portante in legno e tamponamento in paglia. Oggi si stimano circa più di 1000 case in paglia in giro per il mondo e la loro diffusione è in crescita costante.

La paglia è un sottoprodotto dell’agricoltura che si ricava dalla lavorazione dei cereali, oggi usata principalmente dalle aziende agricole come lettiere per il bestiame, quindi un prodotto naturale e rinnovabile annualmente. La balla di paglia composta da steli secchi dei cereali privi di semi, di fiori e di foglie non marcisce (se non a contatto con acqua), non genera parassiti e non provoca patologie e la sua composizione prevalentemente cellulosa e lignina porta a considerarla come un vero e proprio “pezzetto di legno”.

Diverse sono le caratteristiche che rendono la paglia un ottimo materiale da costruzione:

– alta capacità di isolamento termico: valore di trasmittanza U = 0,12 W/m2K;

– grande efficienza energetica e bassa emissione di gas serra: contrariamente alla maggior parte dei prodotti dell’edilizia che richiedono la produzione di CO2 la paglia la “contiene”, e le sue elevate prestazioni termiche riducono il fabbisogno di riscaldamento;

– ottimo isolante acustico: essendo un materiale fonoassorbente conferisce agli ambienti interni un elevato benessere acustico, è infatti largamente già utilizzata per gli studi di registrazione;

– basso rischio incendio: un muro in balle di paglia, opportunamente compresse e intonacate, resiste per 90 minuti a 1000°C;

–  ecocompatibile: rispetto a molti prodotti dell’edilizia non emette sostanze nocive come la formaldeide, è atossica e traspirante contribuendo a tenere l’aria, interna alla costruzione, fresca;

– basso costo: essendo attualmente la produzione superiore alla richiesta, la logica di mercato porta la paglia ad essere uno dei materiali edili di più basso costo con circa 2 €/mq.

La paglia è inoltre, grazie alla sua leggerezza e semplicità, un materiale che bene si adatta ad eventuali processi di autocostruione.