Installazione per Mukanda Festival 2016

Ibrido architettonico, artistico e musicale. Involucro e incubatore della sorgente sonora che si lascia contemplare ed ascoltare

Una scelta artistica che ribalta il concetto di scenografia, portandola sul fronte palco e rendendola parte integrante dello spettacolo.

L’opera è una superficie organica a maglia intrecciata, composta da strisce di bambù, interconnesse da legature in corda. La struttura avvolge il palcoscenico attraverso un sistema di incastri nel sottopalco, che rendono un tutt’uno i due oggetti architettonici.

Interferenze Naturali definisce lo spazio senza occluderlo e lo rende permeabile alla vista e alle sonorità che nascono al suo interno. Una struttura capace di ridisegnare la realtà in una dimensione metafisica.

La struttura è stata realizzata attraverso un workshop didattico di progettazione partecipata, coordinato e condotto dall’architetto Francesco Poli e finalizzato a fornire le basi tecniche della costruzione con materiali vegetali.

Un opera che guarda alla land art nella sua accezione di ricerca volta a ristabilire il rapporto intimistico tra uomo e natura, dove l’architettura diventa organo aggiuntivo dell’uomo, sua parte integrante che risponde ai suoi bisogni profondi, stabilendo sinergie tra l’ambiente costruito e quello naturale.