La Fabbrica del Vapore – MIlano
8 – 13 aprile 2014

Servirsi dei materiali naturali, non sottoposti a processi di lavorazione industriale o semi-industriale, riscoprire metodi costruttivi tradizionali ed applicarli a nuovi scenari. Ciò si concilia con un concetto di sostenibilità che affonda le sue radici in un’idea di ciclo produttivo differente, più complessa. Perciò la scelta del materiale, e quindi del progetto architettonico da realizzare, cambia in funzione di un’analisi di sostenibilità ben più ampia, che parte dall’ambiente e dalle condizioni circostanti. Progettare e realizzare sostenibile oggi significa anche questo: partire dalla scelta del singolo materiale, comprendendone il contesto ambientale di origine, il suo percorso e le condizioni al contorno dell’oggetto edilizio ultimo.
Perseguendo questo ideale LAN è tornata ad esporre le proprie opere, questa volta al Fuorisalone di Milano, il più grande evento a livello mondiale per quel che riguarda il design. L’opera è stata realizzata attraverso un workshop tenuto dall’architetto Francesco Poli, che ha illustrato la tecnica costruttiva ideata dal gruppo spagnolo Canyaviva. Il laboratorio ha visto la partecipazione di giovani italiani ed esteri. L’opera realizzata è una struttura open space composta da uno scheletro di archi di canna arundo donax, caratteristica per forme sinuose, resistenza e flessibilità. Gli archi sono stati ancorati ad un basamento di pietra naturale, andando così a formare una calotta, in parte chiusa, e rivestita infine da un impasto di calce e canapa. La struttura è risultata leggera e di forte impatto, espressione di un’architettura green e sostenibile, ma soprattutto fortemente mediterranea.