La calce è un materiale antico, che ha segnato le tappe fondamentali della storia millenaria dell’edilizia e dell’architettura. I primi leganti derivati da processi di calcinazione di pietre naturali, chiamati genericamente cementizi, sono il gesso e la calce aerea. La loro scoperta fu probabilmente coeva e si può immaginare che abbia la stessa origine di quella della terracotta, essendo anch’essa legata alla scoperta del fuoco. Data la maggiore facilità nell’ottenere il gesso rispetto alla calce, per via della temperatura di cottura più bassa, è probabile che questo abbia trovato inizialmente una maggiore applicazione.

La calce aerea (così chiamata perchè indurisce assorbendo anidride carbonica, o più semplicemente calce) si ottiene dalla cottura dei calcari più puri, rocce ad alto contenuto di carbonati di calcio. Nell’ambito specifico delle calci da costruzione, con calce si indicano due prodotti:

  • calce viva, si ottiene per semplice cottura tra i 700 – 900 °C dei calcari più puri,
  • calce spenta, si ottiene per cottura e successiva estinzione (aggiunta di acqua) dei calcari più puri.

La calce spenta si distingue ulteriormente in:

  • grassello, in cui l’aggiunta di acqua avviene secondo metodi tradizionali e con eccessi di acqua,
  • calce idrata, in cui l’aggiunta di acqua avviene negli idratatori con quantità di acqua stechiometrica.